Dalle opere di Swedenborg

 

Divina Provvidenza #0

Studia questo passo

/ 340  
  

Divina Provvidenza

EMANUEL SWEDENBORG

INDICE

I (§§ 126) ­ La Divina Provvidenza è il governo del Divino amore e della Divina sapienza del Signore

II (§§ 2745) ­ La Divina Provvidenza del Signore ha per fine un cielo formato del genere umano

III (§§ 4669) ­ La Divina Provvidenza del Signore guarda all’infinito e all’eterno in tutto ciò che compie

IV (§ 70) ­ Vi sono leggi della Divina Provvidenza che sono ignote agli uomini

V (§§ 7199) ­ È una legge della Divina Provvidenza che l’uomo agisca liberamente e secondo ragione

VI (§§ 100128) È una legge delle Divina Provvidenza che l’uomo allontani dall’uomo esterno i mali in quanto peccati, come se ne fosse capace con le sue sole forze. Solo così il Signore può allontanare i mali dall’uomo interno, e allo stesso tempo dall’uomo esterno

VII (§§ 129153) È una legge della Divina Provvidenza che l’uomo non sia costretto con mezzi esterni a pensare e volere, e di conseguenza a credere e amare le cose che appartengono alla religione, ma che si guidi da sé, e talvolta vi si costringa

VIII (§§ 154174) ­ È una legge della Divina Provvidenza che l’uomo sia guidato e istruito dal Signore, dal cielo mediante la Parola, la dottrina e le prediche desunte dalla Parola; e che avvenga in apparenza, come da se stesso

IX (§§ 175190) ­ È una legge della Divina Provvidenza che l’uomo non percepisca né senta nulla dell’operazione della Divina Provvidenza, e nondimeno, la conosca e la riconosca

X (§§ 191213) ­ La propria prudenza è nulla ed esiste solo in apparenza, così come deve essere. La Divina Provvidenza invece include tutto, perché si estende fin nei minimi dettagli

XI (§§ 214220) ­ La Divina Provvidenza considera le cose eterne, e non considera le cose temporali se in quanto concordano con le cose eterne

XII (§§ 221233) ­ L'uomo non è introdotto interiormente nelle verità della fede e nei beni della carità se non in quanto può esservi mantenuto fino alla fine della vita

XIII (§§ 234274) ­ Anche le leggi di concessione sono leggi della Divina Provvidenza

XIV (§§ 275284) ­ I mali sono permessi per uno scopo, che è la salvezza

XV (§§ 285307) ­ La Divina Provvidenza è presso i malvagi come presso i buoni

XVI (§§ 308321) ­ La Divina Provvidenza non attribuisce a nessuno alcun male, né alcun bene. È la nostra prudenza che ci attribuisce l’uno e l’altro

XVII (§§ 322330) ­ Ogni uomo si può riformare e non esiste predestinazione

XVIII (§§ 331340) ­ Il Signore non può agire contro le leggi della Divina Provvidenza perché agire contro queste leggi significherebbe agire contro il suo Divino amore e contro la sua Divina sapienza, dunque contro se stesso

/ 340  
  

Many thanks to Fondazione Swedenborg for making this translating publicly available.

Dalle opere di Swedenborg

 

Divina Provvidenza #99

Studia questo passo

  
/ 340  
  

99. Si è detto che la vera libertà e la vera razionalità non possono esistere in coloro che hanno negato la Divinità del Signore e la santità della Parola, né in coloro che hanno preferito credere alla natura piuttosto che a Dio, e che esse possono difficilmente esistere in coloro che sono fortemente convinti di false dottrine religiose; nonostante ciò, tuttavia, nessuno di essi ha perduto queste facoltà. Ho udito dire da atei, che erano divenuti dei diavoli e dei satana, che essi avevano compreso gli arcani della sapienza come gli angeli, ma solamente quando li avevano uditi esporre da altri; poi, una volta tornati nei propri pensieri, essi non li comprendevano più. Il motivo era perché non li volevano; ma venne loro dimostrato che essi avrebbero anche potuto volerli, se l'amore e quindi il piacere del male non li avessero distolti. Quando essi udirono ciò, lo compresero, ed anzi affermarono di poterlo fare, ma di non volerne essere capaci, perché così non avrebbero potuto volere ciò che desideravano: vale a dire il male, per il piacere della sua cupidità. Nel mondo spirituale ho udito molte volte cose del genere, così sorprendenti, che mi hanno pienamente convinto che ogni uomo ha la libertà e la razionalità, e che ciascuno può pervenire alla vera libertà ed alla vera razionalità se evita i mali in quanto peccati. Ma l'adulto che nella vita terrena non perviene alla vera libertà ed alla vera razionalità, non vi può pervenire dopo la morte, perché allora la sua vita rimane eternamente come è stata nel mondo.

  
/ 340  
  

Many thanks to Fondazione Swedenborg for making this translating publicly available.