Dalle opere di Swedenborg

 

Fede #0

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Fede, da EMANUEL SWEDENBORG

Sommario:

Se l’uomo volta le spalle ai mali per qualunque altra ragione che non sia perché sono peccati, egli non sta realmente voltando le spalle ai mali, semplicemente si sta assicurando che essi non appaiono agli occhi del mondo Insegnamenti per la nuova Gerusalemme sulla fede, I [§§ 112]

La fede è un riconoscimento interiore della verità, II [§§ 1324]

Il riconoscimento interiore della verità che è fede ha luogo solo nelle persone dedite alla carità, III [§§ 2533]

La conoscenza della verità e del bene non diviene fede finché l’uomo non è nella carità. Quando l’uomo acquisisce una fede nata dalla carità tale conoscenza diventa una risorsa che da’ forma alla fede, IV [§§ 3437]

La fede cristiana in una prospettiva generale, V [§§ 3843]

La fede odierna in una prospettiva generale, VI [§§ 4448]

La natura della fede separata dalla carità, VII [§§ 4954]

I filistei menzionati nella Parola rappresentavano quelli dediti ad una fede separata dalla carità, VIII [§§ 5560]

Coloro che sono dediti ad una fede separata dalla carità, sono rappresentati nell’Apocalisse dal dragone, IX [§§ 6168]

Coloro che sono nella fede separata dalla carità, in Daniele e Matteo sono rappresentati dai capri, X [§§ 6972]

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Dalle opere di Swedenborg

 

Fede #12

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12. Alcuni possono pensare fra sé o dire a qualcun altro: “Chi è capace di avere il riconoscimento interiore che la verità è fede? Non io.” Gli dirò io come possono: voltino le spalle al male in quanto peccato e si volgano verso il Signore, ed avranno tutto il riconoscimento interiore che vorranno. Si può vedere qui sopra, in Insegnamenti sulla Vita per la Nuova Gerusalemme, n. 18­31 che se voltiamo le spalle al peccato siamo nel Signore; in n. 32­41 che quindi amiamo il vero e lo comprendiamo; e in n. 42­52 che quindi abbiamo fede.

  
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