Dalle opere di Swedenborg

 

Ultimo Giudizio (Supplemento) #1

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1. L’ultimo giudizio ha già avuto luogo

Nel precedente libretto Ultimo giudizio si è trattato dei seguenti argomenti: Ultimo giudizio non significa la fine del mondo (nn. 15)

La riproduzione del genere umano non cesserà mai (nn. 613) Il cielo e l'inferno vengono dall'umanità (nn. 1422)

Tutti gli esseri umani, senza eccezioni, che sono nati e poi morti dall'inizio della creazione sono o nel cielo o nell'inferno (nn. 2327)

Un giudizio finale deve avvenire dove tutti sono radunati, dunque deve avere luogo nel mondo spirituale, e non nel mondo fisico (nn. 2832)

Un giudizio finale si verifica quando la chiesa è alla sua fine; e la Chiesa è alla sua fine quando non c'è fede perché non c'è carità (nn. 3339)

Tutto ciò che è stato predetto nel libro dell'Apocalisse, si è pienamente compiuto nel tempo presente (nn. 4044)

Il giudizio finale ha già avuto luogo (nn. 4552) Babilonia e la sua distruzione (nn. 5364)

Il primo cielo, e in che modo è cessato (nn. 65-72) Lo stato futuro del mondo e della chiesa (nn. 7374)

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Dalle opere di Swedenborg

 

Ultimo Giudizio #64

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64. 7. La condizione dei cattolici che da ora in poi passano nell’altra vita.

Dato che l’ultimo giudizio è stato completato, e questo significa che tutto è stato ridotto all’ordine dal Signore, quelli che erano interiormente buoni sono stati assunti in cielo e quelli che erano interiormente malvagi sono stati gettati in basso nell'inferno. Dunque non è consentito d'ora in poi che possano esservi comunità che si radunano sotto il cielo e sopra l'inferno; né è consentito che queste possano avere alcun contatti con altri nel mondo spirituale. Ma non appena ciascuno giunge lì - vale a dire, alla sua morte – i buoni sono tenuti completamente separati dai malvagi, e dopo aver trascorso qualche tempo nel mondo degli spiriti, ciascuno è condotto nel luogo cui è destinato. Coloro quindi che profanano ciò che è santo, quelli cioè, che rivendicano per sé il potere di aprire e di chiudere cielo e di rimettere i peccati - poteri che appartengono esclusivamente al Signore - e coloro che pongono le bolle papali sullo stesso piano della Parola, avendo di mira il potere, queste persone d’ora in poi vengono immediatamente gettate nell’oceano dalle acque nere, o nelle voragini da cui si accede agli inferni di coloro che si rendono colpevoli di profanazione.

E mi è stato detto dal cielo che coloro la cui fede religiosa li rende di questa indole, non prestano attenzione alla vita dopo la morte, perché negano nel cuore che vi sia una vita dopo la morte; pensano unicamente alla loro vita nel mondo. Di conseguenza essi trattano come una questione di nessuna importanza il destino che li attende quando muoiono e l’eternità dell’esistenza, ridendo di queste come se si trattasse di sciocchezze.

  
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